Manca ormai meno di un mese allo spegnimento dei semafori per la prima gara stagionale della Formula 3 e, come ogni anno, la curiosità per il ritorno delle attività in pista cresce di giorno in giorno.
Quest’anno, però, la passione dei tifosi si intreccia con l’impazienza dei tecnici di Dallara, ansiosi di vedere finalmente in pista il frutto del loro duro lavoro.
La nuova monoposto, presentata durante il weekend di Monza dello scorso anno e pronta a debuttare in questa stagione, porta infatti novità in tantissimi aspetti, con un occhio di riguardo – come dichiarato anche dal presidente FIA Mohammed Ben Sulayem – anche all’inclusività.
Tra certezze ed innovazioni
Il sodalizio tra Dallara e Formula 3 va avanti dal lontano 2010, anno in cui si corse la prima gara dell’allora GP3.
È indubbio quindi che il principale partner tecnico continui ad essere molto apprezzato, e ciò non può che far piacere al costruttore italiano.

Altra conferma – e su questo aspetto si potrebbe avere qualche opinione contrastante a riguardo – arriva lato motore, con il V6 aspirato Mecachrome che rimarrà il propulsore di riferimento.
Ed è qui che arriva la prima novità: i 380 cavalli saranno infatti sprigionati a partire da carburante 100% sostenibile sviluppato da Aramco, lo stesso che verrà utilizzato anche in Formula 2.
“Questo dimostra il nostro impegno nel lavorare per ridurre le emissioni di gas serra degli sport motoristici, promuovendo al contempo l’innovazione”
Ha dichiarato il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem.
Modifiche anche al cambio, il cui sviluppo è ora affidato a 3Mo e non più a Hewland.
Nuove gomme
Altra grande novità riguarda l’introduzione di nuove gomme da 16 pollici, che andranno a sostituire quelle attuali da 13″.
Un cambio decisamente pesante a livello di meccanica del veicolo. Sarà quindi fondamentale per i team comprenderne il prima possibile il funzionamento per avere un vantaggio immediato sugli avversari, come si è visto durante la scorsa stagione di Formula 2.
Anche su questo aspetto si è deciso di puntare sulla sostenibilità: le nuove coperture avranno il certificato FSC (Forest Stewardship Council), marchio riconosciuto a livello internazionale per la salvaguardia delle foreste e dei loro prodotti.
Aerodinamica rivista
Sul lato aerodinamico abbiamo un allineamento di design con Formula 2 e Formula 1. Una estrema semplificazione dei profili alari anteriori volta alla ricerca di maggior pulizia dei flussi per favorire lotte ravvicinate
Per gli stessi motivi saranno inoltre presenti i canali Venturi sul fondo per la generazione – seppur non esasperata – dell’effetto suolo.

Questo andrà inevitabilmente a pesare molto sui setup e anche qui sarà fondamentale per i team trovare la quadra il prima possibile.
L’ala posteriore – che mantiene il DRS – rimane invece con un design più tradizionale e meno “tondeggiante” rispetto a F2 e F1, con una netta distinzione tra il mainplane e gli endplate laterali.
Miglioramenti alla sicurezza
Altre grandi modifiche sono state apportate sul lato sicurezza: le “cellule” sono state irrigidite per sottostare a norme più stringenti. Ora queste presentano anche i coni antintrusione per assorbire al meglio anche impatti laterali.
Oltre alla maggiore rigidezza, le nuove monoposto presentano un’altra novità piuttosto importante. Ora, infatti, possono ospitare una “gamma” di piloti più ampia, fino al metro e novanta di altezza, e la forza necessaria per sterzare è stata rivista. Il tutto, come spiegato da Ben Sulayem, per garantire una maggiore “inclusività”.
Tutte queste modifiche richiederanno delle vetture leggermente più grandi e pesanti delle precedenti. Ma parlandosi di sicurezza dei piloti siamo sicuri che nessuno storcerà il naso a riguardo.
Il primo esemplare ha eseguito uno shakedown sul circuito “di casa” di Dallara a Varano lo scorso giugno – con Tatiana Calderon al volante – e i team hanno ricevuto i primi telai a dicembre.
La monoposto ha poi fatto la sua prima comparsa ufficiale nei test pre-stagionali a Barcellona dal 19 al 21 febbraio e, al netto della sua gioventù, ha già dimostrato un ottimo livello di competitività. Decisamente un inizio promettente se paragonata alla vecchia vettura di categoria.
E se i rapporti di forza dovessero essere scombussolati tanto quanto in Formula 2 la scorsa stagione, ci aspetta un’annata davvero scoppiettante.