Dentro la Formula Student: il Politecnico di Torino svela “Mira”

Qualche giorno fa, più precisamente il 27 giugno, abbiamo avuto l’opportunità di assistere al rollout di “Mira”, nome in codice SC25, l’ultima nata in casa Squadra Corse PoliTo che parteciperà alle prossime competizioni di Formula Student.

I membri del team studentesco hanno avuto modo di svelare al mondo il frutto di un anno di duro lavoro in una presentazione tenutasi nell’aula magna e nel cortile centrale dell’ateneo torinese, alla quale hanno presenziato anche numerosi sponsor e varie figure istituzionali della storica università.

Inoltre, abbiamo avuto il piacere di scambiare due parole con Matteo Cambiassi, Ermanno Giuliano e Edoardo Poli, membri della speciale divisione “board” e rispettivamente Team Leader, Technical Director e Production Director del progetto, i quali ci hanno fornito un quadro più completo e interessanti spunti di riflessione aggiuntivi.

squadra corse polito
La Squadra Corse al completo – Foto: Squadra Corse PoliTo

La Formula Student e i team studenteschi, spiegati dai protagonisti

Il progetto è nato negli Stati Uniti negli anni ’80 da un’idea della Society of Automotive Engineers ed è arrivato in Italia ad inizio anni 2000.

Consiste nel progettare, costruire e assemblare una vettura stile formula – quindi a ruote scoperte – delle dimensioni simili a quelle di un kart.

Partecipare ad un progetto così complesso è una grande opportunità per gli studenti che vi partecipano, e il Team Leader Cambiassi lo sa bene:

Uno dei valori principali della Formula Student è sicuramente la multiculturalità, nel senso che alla competizione partecipano oltre 400 università da tutto il mondo e quindi in gara ci si ritrova a gareggiare contro team indiani, americani, australiani…

Ovviamente il fatto di poter sviluppare completamente una vettura fornisce agli studenti che vi partecipano un livello di preparazione maggiore rispetto allo studente classico che segue un normale percorso universitario. Fai quello step in più verso il mondo del lavoro che ti consente di applicare quello che studi, e spesso diventa un ulteriore stimolo ad imparare di più. 

Il Politecnico ci supporta perché conosce il valore del progetto e quindi ci dà spazi, consulenze, fondi e ci coinvolge in molte attività culturali ed eventi organizzati proprio dall’università, ci portano con molto piacere come “vetrina”. 

La nostra università offre una scelta molto ampia, ci sono oltre 60 team, quindi ogni studente può trovare quello che più gli si addice. Secondo me, personalmente parlando, il vero valore aggiunto di una università sono proprio i team e partecipare a queste esperienze è un grande valore aggiunto alla carriera universitaria.

Foto: Squadra Corse PoliTo

La Squadra Corse

Nata nel 2004 da un gruppo di studenti di ingegneria dell’autoveicolo, la Squadra Corse rappresenta uno dei team studenteschi più prestigiosi dell’ateneo ed è uno dei più ambiti dagli studenti.

È composto da circa 85 studenti provenienti da diversi background ingegneristici e rappresenta il fiore all’occhiello di un’università ambiziosa e vogliosa di innovare, come confermato dalle numerose partnership tecniche – tra cui spicca indubbiamente quella con il gruppo Stellantis.

Per entrare a farne parte gli studenti devono superare un duro percorso di selezione e questo fa sì che il livello complessivo del team sia estremamente elevato.

A tal proposito, riportiamo le parole del Team Leader in materia:

Il nostro professore – il referente di Squadra Corse Andrea Tonoli, ndr – usa spesso una metafora che calza perfettamente: entrare in Squadra Corse prima di avere le conoscenze base è un po’ come voler fare una maratona senza essersi allenati: se entri in un progetto così complesso, ambizioso ed impegnativo, devi essere preparato.

A queste parole fanno eco quelle di Edoardo Poli, Production Director di Squadra Corse:

Più che altro rischi di ricevere un carico di lavoro troppo alto per quelle che sono le tue possibilità in quel determinato momento e di non riuscire a gestirlo.

Anche i piloti devono seguire un percorso di recruitment simile a quello per i tecnici, seppur più improntato verso la pratica:

Passano dal simulatore ad una fase più tecnica per capire se riescono a darci feedback utili allo sviluppo della vettura, devono comunque dimostrare di sapere di cosa stanno parlando.

continua Cambiassi.

I tre membri della divisione “Board” – Da sinistra: Edoardo Poli, Matteo Cambiassi, Ermanno Giuliano – Foto: Squadra Corse PoliTo

L’organizzazione della squadra

La squadra comprende nove divisioni più una speciale chiamata “board”, composta dal Team Leader, dal direttore tecnico e dal direttore della produzione. Quest’ultima si occupa della gestione del team.

Per capire al meglio la struttura e il coinvolgimento della squadra nel progetto, abbiamo chiesto direttamente al Team Leader per avere un quadro completo della situazione:

Il team copre dal punto di vista tecnico tutti gli aspetti della macchina, ad esempio la divisione unsprung masses si occupa di tutte le masse non sospese e dello sterzo, mentre la divisione chassis si occupa di sviluppare dal punto di vista strutturale e di produrre fisicamente la monoscocca e tutto ciò che è collegato al pilota. Anche tutta l’aerodinamica ed il powertrain sono curati dai ragazzi delle divisioni dedicate, quindi il progetto coinvolge proprio a 360 gradi tutti gli stadi di progettazione. Inoltre, ci sono anche delle divisioni non tecniche ma che restano fondamentali, tra cui management, che prepara due eventi di gara e tiene le relazioni con gli sponsor. Io personalmente mi occupo di mantenere i rapporti con gli enti esterni, supervisionare la gestione del budget e l’organizzazione interna del team.

Anche il Technical Director Ermanno Giuliano ci ha fornito un focus sulle sue mansioni:

In quanto direttore tecnico sono il direttore delle attività in pista: gestisco planning, operazioni sulla macchina, personale in pista, sicurezza… Faccio quello che in F1 potremmo chiamare anche direttore sportivo. Nei mesi non di pista curo il lato tecnico per poi passare al lato sportivo nei mesi di gara, aiutato dal Production Director nella logistica.

Oltre al Team Leader e al Technical Director, l’ultimo componente della divisione “board” è il Production Director, Edoardo Poli:

Qui in Squadra Corse mi occupo di tutta la catena di produzione per far sì che la macchina sia producibile. Mi capita spesso di dare input al di fuori dal lato tecnico che siano utili alla produzione fisica della monoposto: ogni tecnica, processo e macchinario hanno dei requisiti specifici, anche solo banalmente in termini di geometrie, e devo assicurarmi che tutto possa essere prodotto senza intoppi. Inoltre, mi occupo anche del lato logistico, quindi tutto ciò che concerne la gestione degli spazi, magazzini e spostamenti di materiale per andare in pista.

La macchina

Mira“, così come le sue antenate, è stata interamente progettata, sviluppata e costruita “in casa” dagli studenti membri del team con il supporto tecnologico delle numerose aziende partner, il tutto seguendo i regolamenti della Formula Student.

La scelta del nome deriva da Mirafiori, quartiere di Torino dove ebbe storicamente origine la FIAT e dove oggi ha sede l’ufficio di Squadra Corse: rappresenta un tributo alla storia e alle proprie radici.

La monoposto presenta un telaio monoscocca in fibra di carbonio, aerodinamica avanzata e ben quattro motori elettrici – uno per ogni ruota, ognuno con il proprio sistema di trasmissione – che le consentono di sprigionare 80 kW di potenza con trazione AWD

È in grado di fare da 0-100 km/h in appena 2.5 secondi ed ha una velocità massima di circa 120 km/h.

“La velocità massima è di 120 km/h non da regolamento ma da progetto: il regolamento limita la potenza a 80kW e noi abbiamo preferito avere tanta coppia, il che porta ad una velocità massima relativamente ridotta. Questa scelta deriva soprattutto dalla conformazione dei circuiti, che sono molto tecnici e tortuosi, quindi la velocità massima conta relativamente. Per questo motivo abbiamo deciso di ottimizzare l’aerodinamica per velocità medio basse: la macchina è molto carica e questo ci dà un vantaggio”

spiega il Direttore Tecnico Ermanno Giuliano.

Foto: Squadra Corse PoliTo

Durante l’evento non sono mancate inoltre parole di ringraziamento verso gli sponsor, che con il loro supporto rendono possibile l’attività in pista:

“Fa molto piacere vedere che c’è un grande supporto anche di persona, magari non abbiamo modo di vedere gli sponsor durante l’anno ma vederli qui e sentire tutto il loro supporto fa molto piacere”.

“Vogliamo ringraziare gli sponsor anche per il supporto fornito ai ragazzi della squadra, perché spesso gli insegnano effettivamente come si fanno determinate cose, quindi sono una risorsa enorme, senza le aziende che ci aiutano non potremmo fare quasi niente”

aggiunge il Production Director Poli.

Verso il futuro

Ora la squadra è concentrata al 100% sul prossimo futuro: la macchina ha completato nelle scorse settimane il “track day 0”, una sorta di shakedown, e oramai le competizioni bussano alla porta.

Quest’anno Squadra Corse sarà impegnata in Spagna, dal 4 al 10 agosto, e in Italia, dal 10 al 14 settembre, ed è a caccia di conferme dopo il percorso di crescita mostrato lo scorso anno.

L’ambiente è carico e tutti hanno voglia di fare bene: non resta che vedere cosa dirà la pista. Da parte nostra, un grande in bocca al lupo per questa nuova stagione.