Vent’anni, una passione per il motorsport pura e tanta voglia di imparare: Gilles Renmans ci ha raccontato di come tutto è cominciato, prima sui kart in Belgio e poi al volante della Ferrari 488 Challenge di Double TT Racing. Una carriera che è appena cominciata e che ha visto il giovane pilota belga protagonista della sua prima stagione sulle ruote coperte nel Campionato Italiano GT, a cui ha partecipato nella versione Sprint per tutte e quattro le tappe e debuttando nella serie Endurance in occasione invece dell’ultimo round di Monza.
Come tutto è iniziato: dal kart al GT
Per spiegare la sua passione, Renmans è partito dalle origini: “Mio padre è nel mondo del motorsport da più di vent’anni. Fin dal giorno in cui sono nato sono andato in pista con lui. Era una cosa che amavo, guardare le macchine e imparare tutto quello che aveva da insegnarmi”. E poi, dopo anni di attesa, è arrivato anche il suo momento: “Un giorno sono andato con lui a Zolder, per una giornata di test. Mi ha fatto guidare per tre giri e mi sono innamorato follemente. Lì ho capito che volevo iniziare a correre anche io e così ho iniziato sul kart”.
Il belga ha quindi corso per qualche anno nei campionati locali di karting, facendosi le ossa e guadagnandosi così l’opportunità di fare il grande passo del motorsport, dal kart alle macchine GT. E la sua scelta è ricaduta sulla Ferrari 488 Challenge di Double TT Racing, con cui ha completato la stagione 2024.
“Guidare una GT è un sogno che diventa realtà. Certo, dal kart è totalmente diverso, dalla velocità alle sensazioni, un’esperienza incredibile e che mi è piaciuta ovviamente di più. In più, ho l’incredibile opportunità di guidare una Ferrari e per me è davvero speciale. Come diceva lo stesso Enzo Ferrari, se chiedi a un bambino di disegnare una macchina, lui la farà rossa. Parliamo di un brand iconico e per me è davvero un onore poter correre con la loro 488 Challenge”.

La stagione nel CIGT tra insegnamenti e soddisfazioni
Affiancato da Matteo Davenia, una delle figure più importanti per la sua carriera, Renmans si è allenato duramente per imparare il più possibile. La sua stagione è stata caratterizzata da alti e bassi: sebbene la sua velocità non fosse mai in discussione, ha subito capito che il successo nelle corse dipende da molto più che dalla semplice competitività. Gestire le emozioni e adattarsi alle sfide è fondamentale, soprattutto nelle fasi iniziali di una carriera. Dalla sua parte però ha sempre avuto tutta la squadra di Onofrio Veneziani, Double TT Racing, con cui Gilles si è trovato subito a suo agio: “Con il team tutto è sembrato perfetto fin dall’inizio della stagione. Più ci siamo conosciuti, più abbiamo capito di avere la stessa visione. Così abbiamo potuto costruire una vera connessione. Avere un rapporto così forte con la squadra è essenziale in questo sport”.
Il Campionato Italiano GT è uno dei migliori palcoscenici per chi sogna un futuro da professionista sulle ruote coperte. C’è competizione di alto livello, squadre prestigiose e l’opportunità di passare tanto tempo in pista. Tra le due varianti della serie, Renmans ha partecipato al campionato Sprint, che lo ha visto combattere per otto gare, divise in quattro round dove si è corso sia il sabato che la domenica. A fine ottobre però, il belga ha partecipato anche alla 3h di Monza, l’ultimo appuntamento della serie Endurance insieme a Vincenzo Scarpetta, il suo compagno di macchina per l’occasione.
“Ho corso tutta la stagione da solo, questa è la prima volta che partecipo invece con un compagno. Quando partecipi insieme a qualcuno devi ricordarti che non stai più guidando solo per te stesso. Si devono condividere le opportunità, scendere a compromessi e lavorare insieme. Anche il setup lo abbiamo scelto insieme, perché tutti e due dobbiamo sentirci a nostro agio al volante. Durante le gare endurance possono succedere tantissime cose. Bisogna rimanere calmi perché c’è sempre qualcuno che sta aspettando di scendere in macchina al box”.

I due hanno concluso la gara sul Tempio della Velocità in seconda posizione di classe, dopo tre ore che ne hanno viste succedere di tutti i colori. Per Gilles, quello di Monza è stato il terzo podio della stagione: il belga è riuscito anche a conquistare la seconda piazza anche nel round Sprint sul circuito brianzolo due settimane prima e a Imola a inizio giugno, una giornata che ricorda con il sorriso:
“La seconda posizione di Imola è sicuramente il mio ricordo preferito nel motorsport fin’ora. E se la gara non fosse finita sotto Safety Car, avrei anche potuto vincerla. In ogni caso quello è stato il mio primo podio e avrà per sempre un posto speciale nel mio cuore”.
Lo speciale rapporto con papà Rik – pilota di GT in Belgio
Chi ha giocato un ruolo importante nella carriera di Gilles è suo papà, Rik, che è anche il suo più grande idolo. “Ha vinto delle gare pazzesche nella sua carriera e per me è un punto di riferimento. Quest’anno ho anche avuto l’opportunità di farci una gara insieme in Belgio, nel campionato dove corre lui. Il suo compagno di squadra era malato e mi ha chiesto di sostituirlo. È stato incredibile”. Insieme a lui ha corso anche la 24h di Dubai e la 6h di Abu Dhabi lo scorso gennaio.
“Inoltre, sono un grande fan di Michael Schumacher e Gilles Villeneuve. In particolare il canadese aveva un approccio brillante e intelligente, è proprio questo che lo ha reso veloce”.
E sul futuro il belga non ha dubbi. “Il mio obiettivo è diventare un pilota professionista”. Nel 2025 Gilles parteciperà al campionato europeo del Ferrari Challenge, una delle categorie monomarca più prestigiose – che hanno aperto la porta a grandissimi talenti, come Nicklas Nielsen, oggi pilota ufficiale del Cavallino – con la Ferrari 296 Challenge di Francorchamps Motors. “Per essere un buon pilota bisogna avere costanza e determinazione. Il miglioramento viene da lì, è quello che ti fa crescere” ci dice Renmans alla fine della nostra chiacchierata, un po’ emozionato perché questa è stata anche la sua prima intervista.
