Gillian Henrion: la strada verso un sogno che si realizza un passo alla volta senza smettere mai di crederci

Abbiamo avuto la possibilità di intervistare Gillian Henrion: giovane pilota francese che ha iniziato la sua carriera in kart. Successivamente, è passato alle monoposto e poi alle gare Endurance. In questa intervista Gillian si racconta e racconta quello che è stato il suo percorso un passo alla volta, senza smettere mai di credere nel suo sogno.

L’inizio di tutto: dalla TV alla pista

Gillian si è avvicinato al motorsport quando era molto piccolo, prima di iniziare a correre, era un bambino che amava guardare la Formula 1 in televisione. Come ci ha detto lui gli piaceva seguire in particolare la macchina rossa di Schumacher. Una passione immensa quella per il mondo delle corse automobilistiche che il giovane francese ammette facesse parte anche dei suoi sogni di notte già da bambino.

La mia passione per questo sport si è formata subito.

Gillian, pilota classe 2003, nasce a Nancy (Francia) ed inizia a muovere i suoi primi passi nel motorsport a 6 anni nei campionati di Kart nazionali dopo aver iniziato per caso.

Ho iniziato a fare kart per caso, mentre ero in vacanza. Le sensazioni sono state così intense che abbiamo deciso di iniziare a competere quando avevo 6 anni con il nostro team familiare, “Gillian Henrion Racing“. Da lì, abbiamo fatto un passo alla volta: regionale, nazionale, internazionale, e così via.

Dopo i campionati nazionali, nel 2016 si sposta poi nei campionati europei e successivamente nei mondiali. Nel 2018 debutta nelle monoposto nel campionato di Formula 4 francese e, l’anno dopo, continua nella stessa categoria dimostrando di avere costanza chiudendo poi la stagione al quinto posto in classifica. Nel 2020 fa un passo avanti e raggiunge la Formula Regional, campionato che chiuderà al decimo posto.

2020: La fine che ha segnato un nuovo inizio

Nel dicembre 2020 sul tracciato di Vallelunga, sembrava essere l’ultima volta per Gillian in pista. Era l’ultima tappa della stagione, ma stava segnando l’inizio di un futuro incerto della carriera del giovane pilota francese. Nell’ultimo giro, Gillian era triste e deluso, sapeva che c’era il rischio di non tornare più in pista. La sua carriera era in pericolo: la mancanza degli sponsor e l’elevato costo di una stagione in un top team avevano costretto lui e la sua squadra a ritirarsi dal mondo delle corse dopo quella bandiera a scacchi che sembrava quasi essere l’ultima. Ma quello era solo un arrivederci e non un addio.

“Forse la soluzione per continuare è quella di usare il 2021 per trovare il finanziamento in modo che Gillian possa fare una grande stagione nel 2022”

aveva detto Samuel, padre di Gillian, alla fine della stagione 2020.

Gillian Henrion - Formula Regional
Photo © Gillian Henrion website

Abbiamo chiesto a Gillian come ha vissuto quel periodo di incertezza e come ha affrontato quel momento per lui difficile che sembrava segnare la fine della sua carriera:

Onestamente, non pensavo sarei tornato nel motorsport. Ho continuato ad allenarmi fisicamente e mentalmente nel caso si fosse presentata un’opportunità, ma è stato un periodo difficile. Lasciare andare così bruscamente un sogno d’infanzia non è facile. Ho passato un anno a cercare finanziamenti e partner. Ma la mia voglia di rivalsa mi ha spinto a restare pronto nel caso si presentasse una possibilità.

E, infatti, nel 2022 l’opportunità si presenta ed Henrion è pronto a tornare. Questa volta lo fa su una vettura completamente diversa disputando il campionato Ligier European Series. La pausa del 2021 non è stata inutile: Gillian è tornato in pista con l’obiettivo di passare alla categoria successiva, scalando la piramide del motorsport, un passo alla volta senza smettere mai di crederci.

2022: con Liger ha inizio una nuova storia

Il giovane pilota di Nancy ha iniziato il suo percorso verso il mondo a ruote coperte nel 2022 nella Liger European Series con Team Virage. Dopo un anno di pausa dalle corse, la scelta migliore è stata proprio l’endurance: un percorso che ha avuto un inizio con il botto viste le due pole position seguite dalle due vittorie a Le Castellet alla prima gara. Il 2022 è stata una stagione brillante per Gillian che è salito sul podio ad ogni gara disputata, laureandosi così campione. Gillian ha vinto tutte le gare tranne Gara 1 a Spa-Francorchamps dove è arrivato “solo” secondo.

La Ligier European Series è stata davvero un punto di svolta nella mia carriera. Ho dovuto adattarmi rapidamente, poiché era un’opportunità irripetibile. Prima dell’inizio della stagione, ho avuto solo due giornate di test, ma mi sono sentito subito a mio agio con la macchina. Prototipi e monoposto condividono uno stile di guida simile, il che ha facilitato l’adattamento. Tuttavia, non avevo margine di errore, quindi ho dovuto ottimizzare questo periodo di adattamento per continuare la mia carriera.

È stata un’occasione che si è presentata all’improvviso. Gillian si è dovuto adattare alla vettura con solamente due giorni di test nei quali, in ogni sessione, lui e la sua squadra hanno dato il 200% per capire la macchina e trovare il set up ideale per il pilota. Un’impresa, come ci dice Gillian, che non è stata affatto facile, ma che lo ha reso ancora più orgoglioso nel momento in cui ha raggiunto il suo obiettivo vincendo il titolo.

Tra le tappe della stagione 2022, a Le Mans, lo avevamo visto salire sul podio durante il weekend della 24 ore accompagnato da suo padre Samuel, figura che è da sempre al suo fianco in questo percorso.

Abbiamo chiesto a Gillian di parlarci del rapporto che ha con suo padre, con cui lo abbiamo sempre visto in pista, e cosa ha significato per lui averlo su uno dei podi più iconici al mondo.

HENRION Gilian (fra), Manthey Purerxcing, Porsche 911 GT3 R #91, LM GT3, portrait during the 2024 Rookie Test of the FIA World Endurance Championship, on November 3, 2024 on the Bahrain International Circuit in Sakhir, Bahrain – Photo Javier Jimenez / DPPI

Mio padre è stato al mio fianco sin dai miei primi giri in pista e ha partecipato a ogni gara. È stato un privilegio poterlo ringraziare in questo modo. Ha sacrificato tanto affinché io potessi continuare, e volevo davvero mostrargli la mia gratitudine.

2023: stessa squadra, stessa grinta, campionato diverso

Nel 2023 Gillian debutta nella Michelin Le Mans Cup, insieme a Julien Gerbi. Anche questa stagione inizia benissimo con una vittoria a Barcellona alla prima gara, non si può dire la stessa cosa per la Road to Le Mans anche se il duo si è subito ripreso alla tappa successiva a Le Castellet. La costanza, il talento e la grinta dell’equipaggio gli hanno permesso di vincere, anche, in questo campionato.

La Le Mans Cup è iniziata idealmente con quella vittoria. Nonostante problemi di accensione che hanno limitato il nostro tempo di test, ho sfruttato l’opportunità durante il mio turno per prendere e mantenere il primo posto. Questa esperienza ci ha motivato a puntare al titolo.

L’esperienza di Gillian nella Liger European Series, come ci dice lui, lo aveva preparato bene alle Le Mans Cup, una stagione che è stata per lui preziosa per conoscere meglio la JSP320 e migliorare la sua preparazione per fare il salto nell’ELMS.

2024: l’esordio nella European Le Mans Series

Come per il 2023, squadra e grinta restano uguali ma cambia il campionato. Questa volta Gillian debutta nell’ELMS: campionato europeo di gare endurance gestito dall’ACO. Possiamo quasi definirlo un “piccolo WEC” visto il livello di competizione e la sua visibilità non solo a livello europeo. Anche qui di nuovo con Gerbi, questa volta insieme a Bernardo Pinheiro, alla prima gara a Barcellona vincono al debutto. Seguiranno un settimo, un secondo ed un sesto posto fino alla vittoria al Mugello, penultima tappa. Vittoria che gli ha permesso di piazzarsi a solo un punto di distanza dai primi in classifica in campionato ad un round dalla fine.

Photo via Instagram

La stagione ha avuto alti e bassi, ma con oltre il 50% di podi, inclusi due vittorie e un secondo posto su cinque gare, il bilancio è positivo. Senza alcuni intoppi, avremmo potuto essere meglio posizionati per il campionato. Prima del Mugello, eravamo a 20 punti dal leader, ora siamo solo a 1 punto prima della gara finale. Il mio momento migliore è stato la gestione del carburante durante l’ultima gara al Mugello, dove ho imparato un nuovo aspetto dell’endurance che mi è piaciuto.

Dopo l’intervista è arrivato anche il momento di scendere in pista a Portimão per l’ultima tappa dell’ELMS, gara nella quale il trio ha concluso al sesto posto. Per Gillian si è quindi chiuso il campionato al terzo posto.

TEAM VIRAGE / Gillian HENRION (FRA) – European Le Mans Series – 4h of Portimao – Autodromo Internacional do Algarve – Portugal –
Jan Patrick Wagner

Il debutto nel WEC: un sogno che si realizza

A inizio novembre del 2024 Henrion ha partecipato ai Rookie Test del WEC nella categoria GT3, esperienza che ha descritto come un sogno che si realizza. Gli abbiamo chiesto cosa vuol dire per lui “realizzare un sogno” e di raccontarci il vero significato che per lui ha quest’opportunità.

Guardando alla mia carriera dal 2022 ad oggi, posso dire che questo è un sogno. Due anni fa pensavo che la mia carriera fosse finita, e ora sto debuttando nel livello più alto delle gare di endurance. È una fonte immensa di orgoglio. Ho raggiunto questa fase grazie a Ligier, ai miei genitori, ai miei partner, al mio team Virage, ai miei compagni di squadra e a tutti coloro che mi hanno sostenuto. È stato un lavoro di squadra. Anche se non so se riuscirò a correre per una stagione completa nel WEC, spero di dimostrare il mio valore per catturare l’interesse delle squadre.

“Avere questa opportunità mi permette già di dimostrare che non sono stato selezionato per niente, significa che in questi anni ho potuto mostrare un po’ del mio vero valore.”

Ha detto Gillian durante un’intervista con Endurance24

Quasi alla chiusura del 2024, Gillian è pronto a salire per la prima volta su una vettura GT (se non contiamo i 5 giri che aveva fatto nel 2021 a bordo di una Aston Martin), quella che ha vinto nella classe LMGT3 del WEC questa stagione: la Porsche 911 GT3 R di Manthey PureRxcing. Gillian è pronto a mettersi in mostra a livello mondiale dopo essere stato scelto dall’ACO come stella nascente del motorsport, meritandosi un posto ai Rookie Test del Mondiale Endurance 2024 in Bahrain.

Gillian, fuori dalla pista, è uno studente di Management dello sport, ed era proprio a lezione quando lo hanno chiamato per comunicargli la sua partecipazione ai Rookie Test del WEC. Una chiamata alla quale lui non ha risposto, come ha raccontato in un’intervista a endurance24. Una chiamata senza risposta che è stata seguita da un messaggio che chiedeva di richiamare firmato WEC. È stato a quel punto che Henrion ha capito l’importanza della telefonata e ha scoperto di essere stato selezionato da FIA e ACO.

“Vorrei ringraziare il Presidente dell’ACO Pierre Fillon e il CEO del WEC Frédéric Lequien per avermi dato questa opportunità. Il percorso offerto dalla piramide ACO dimostra che è possibile raggiungere gradualmente l’apice dello sport. Ho iniziato con la Ligier European Series nel 2022, e due anni dopo, eccomi qui a debuttare nel WEC. È un sogno che si realizza.”

Le parole di Gillian su FIAWEC.com

“Sogno l’Hypercar e la 24 Ore di Le Mans”

Per il 2025 nulla è ancora deciso per la carriera di Henrion, il lato economico gioca sempre un ruolo fondamentale. Sicuramente questa occasione gli ha fornito esperienza per il futuro.

Per concludere l’intervista, abbiamo chiesto a Henrion quali sono i suoi obiettivi a lungo termine nel mondo del motorsport e dove si vedrebbe nei prossimi anni.

Se devo nominare un sogno, è competere nel WEC in Hypercar, puntando a vincere il campionato e la 24 Ore di Le Mans. Non so dove sarò tra un anno; cerco di cogliere ogni opportunità quando si presenta. Ma sì, la Hypercar nel WEC resta il mio obiettivo principale.

Gillian ci ha insegnato che i sogni si possono avverare, anche quando sembra impossibile. Nei paddock europei, dove correva la Formula Regional nel 2020, ci ricordiamo tutti della vettura blu e gialla di Gillian Track Events GTE, una macchina che era interamente gestita “in famiglia. Il carrello per trasportare la macchina, un gazebo, un paio di meccanici e l’immancabile papà Samuel bastavano a tenere in piedi la squadra ed un sogno.