Dalle strade di città a un circuito di Formula 1: come viene costruito il tracciato di Monaco

Il Gran Premio di Monaco è uno dei più importanti a livello storico. Ma, essendo un circuito cittadino, il tracciato di Monaco non esiste tutto l’anno, quindi, come funziona? Scopriamo in questo articolo come prende forma uno dei circuiti cittadini più belli nel calendario di Formula 1.

Come viene spigato nell’articolo come ti trasformo Monaco in un circuito di Formula 1, non basta mettere due transenne e chiudere le strade utilizzate tutti i giorni dai cittadini monegaschi. Bensì c’è un lavoro ingegneristico molto più grande dietro che dura quasi due mesi di costruzione.

Il Gran Premio di Monaco, una storia che dura da 96 anni

La prima edizione del Monaco Grand Prix viene organizzata nel 1929 da una proposta di un membro dell’Automobile Club de Monaco: Antony Noghés, con l’appoggio del principe. Nel 1950 sbarca su questo circuito anche la Formula 1, su un tracciato che ancora oggi è rimasto quasi invariato da quello disegnato per quell’occasione.

Monaco circuit - Formula 1
Tracciato attuale utilizzato dal Formula 1 (Photo © Formula 1).

Lungo 3.340km circa, il tracciato di Monte Carlo, è uno dei circuiti più difficili del Campionato di F1 perché il margine di errore è davvero minimo.

Ma cosa si costruisce prima del GP di Monaco? La gara non richiede solo un tracciato, le macchine e i piloti, servono spazi per la direzione gara, la TV, il pubblico, i medici e soprattutto la sicurezza di spettatori e piloti.

I box

Una parte dei box, integrati in un contesto urbano, sono aree permanenti all’interno del Principato di Monaco. Questi, quando non ci sono gare, vengono utilizzati come spazi di logistica per il porto, data la vicinanza con Port Hercule, ma non solo. In caso di eventi o esposizioni nella città, infatti, questi spazi vengono messi a disposizione.

Nel 1973, viene inaugurata la zona che comprende la Rascasse e le piscine a seguito della costruzione dei box temporanei. Poi, nel 2004 vennero fatti dei lavori interrando una parte del porto per la realizzazione di un edificio di 250mt2 (nella zona tra le piscine e La Rascasse) con lo scopo di essere messo a disposizione alle scuderie come garage. Nel 2018 l’edificio viene ricostruito su 2 piani permettendo così più spazio e visibilità.

La particolarità di questi box è che, diversamente da ogni altro circuito presente nel calendario di Formula 1, non sono affacciati sulla pista, ma sul lato opposto dividendo la pit lane dalla pista. Questa scelta è stata fatta semplicemente per ottimizzare gli spazi della città.

Ma non ci sono solo i box permanenti, una parte delle strutture viene montata. Per farlo, ci sono diverse fasi, dal montaggio delle strutture metalliche del piano terra (spazi dedicati alle auto), passando per il montaggio dei moduli superiori larghi anche fino a 3 metri, per un totale di 165 moduli. L’assemblaggio di questi box viene fatto principalmente di notte, come spiega Roan Le Gallou, in quanto passare per le strade di Monaco non è molto semplice. Quindi, per evitare di influire sul traffico è stata presa la decisione di lavorare nelle ore notturne.

Quando questi moduli non sono montati sulle strade di Monaco, c’è un’intera squadra che si occupa della loro manutenzione ordinaria.

Sicurezza in pista

Le strade utilizzate per le competizioni seguono ovviamente la normale topografia della città quando aperte al traffico, ma il manto stradale viene rifatto.

Durante queste settimane di lavori la sicurezza di piloti e pubblico non viene messa da parte, anzi, ci sono squadre di operai che si dedicano soprattutto a questo. Partendo dai muri di sicurezza e guardrail fino alla modifica del manto stradale, nulla viene lasciato al caso.

Un’altra parte fondamentale per la sicurezza del circuito di Monaco è il corpo dei commissari. Anche se il tracciato di Monte Carlo, tutti i giorni, è una strada urbana ha il suo corpo di commissari addestrato durante tutto l’anno per gli eventi motoristici che si tengono nel mese di maggio. Come spiega Cristophe Fabry, responsabile della formazione, durante l’anno vengono organizzate delle giornate per formare nuove reclute e mantenere e aggiornare le competenze dei commissari già formati. Giornate quindi nelle quali vengono fatti laboratori, teoria e simulazioni utili a comprendere come agire in caso di incidente e tutti i rischi inerenti ad un circuito automobilistico.

Spazi per il pubblico

Per questo evento sono attese più di 200.000 persone, ma dove possono stare? La costruzione delle tribune richiede tempo, ma sono queste che permettono al pubblico di godersi l’evento.

Quando non sono montate tra le strade di Monaco, le tribune vengono custodite a Carros, trasportate poi con dei camion fino al tracciato dove poi verranno montate. A occuparsi del montaggio ci sono circa 70 persone, con una durata del montaggio di circa 6 settimane.

Le prime tribune ad essere montate sono N, O, P, ovvero quelle vicino al porto. I posti, in totale, delle tribune sono 22.000, la più grande è la tribuna K che può ospitare 9.000 persone.

Posizionate in punti strategici, le tribune di Monaco sono: Casino -Tribuna B-, Portier -Tribuna C-; Quai Kennedy. -Tribuna Z1-; Bureau de Tabac -Tribuna K-. Piscine -Tribune L, M, N, O, P-; La Rascasse -Tribuna T-; Anthony Noguès -Tribuna V-; Quai Albert 1er -Tribune X1, X2-; Rocher -Settore Rocher-.

Oltre alle tribune, vengono allestite terrazze VIP e aree hospitality negli edifici affacciati sul tracciato. Alcuni esempi sono la Terrace of Salle Empire (all’Hotel del Paris Monte-carlo) che permette una vista sulla piazza del Casinò e su una parte del circuito e l’Heracles Rooftop C che offre una vista mozzafiato sulla partenza, l’uscita box ed il Porto di Monaco.

La fan zone è una zona allestita per l’evento che permette la possibilità di vedere da vicino alcuni piloti.

E se non c’è più spazio? Nessun problema! A Monaco, nel 2024, sono state introdotte delle vere e proprie tribune galleggianti: le Monaco Ports Lounge. Questa ha vista diretta sul rallentamento subito dopo l’uscita del tunnel e sulla chicane ed è riservata esclusivamente agli ospiti degli yacht ormeggiati durante il weekend di gara.

Podio, direzione gara e spazi per la TV e i media

Oltre a quanto citato sopra, vengono messe in piedi anche le strutture che andranno ad ospitare i commentatori TV, la direzione gara e il podio.

Il podio Formula 1, si trova davanti al Palazzo dei principi (zona del Porto), e non è sopra ai box come negli altri circuiti ma è uno dei pochi a livello della strada. La cerimonia, da tradizione, prevede la premiazione fatta dalla famiglia reale. Il podio del campionato elettrico è leggermente diverso, situato vicino al traguardo su una piattaforma costruita per l’occasione. La premiazione qui, non prevede la tradizione ma è più “moderna”.

La direzione gara si trova all’interno di una struttura temporanea, costruita per l’evento, nella zona di Port Hercule, sopra i box.

Il TV Compound e il centro media sono situati nelle zone laterali del porto o vicino al tunnel in base all’evento.

Non solo F1 sul tracciato di Monaco

Ma tutto questo lavoro viene fatto solo per il Gran Premio di Monaco, quindi per le Formula 1? No, il mondiale F1 non è l’unico a correre su questo tracciato. Nello stesso weekend (23-25 maggio), infatti, sono presenti in pista anche le gare di contorno: Formula 2 e 3 ed il Porsche Carrera Cup. Inoltre, il 3 e 4 maggio a sfrecciare per le strade di Monaco, ci sono state le vetture del mondiale di Formula E.

Monaco Grand Prix
© Automobile Club De Monaco

Ogni 2 anni si tiene anche l’Historique Grand Prix, una gara che vede sfrecciare sulle strade di Monaco le vetture storiche (tra gli anni ’20 e ’80) Formula 1, Bugatti e Prototipi. La prossima edizione è prevista per il 2026.